Elena Carozzi
Carta da parati geometrica in bianco e nero
645 EUR
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Incontrate Elena Carozzi, designer di carte da parati che lavora e vive a Sarzana, in Liguria, e scoprite le sue splendide ed evocative opere dipinte a mano. Dopo aver lavorato nell'atelier del nonno, uno dei fondatori del Movimento Spaziale in Italia, ha fondato il proprio studio dove combina le abilità artigianali con l'estro artistico per creare opere uniche.
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Elena Carozzi è nata a Milano e ha iniziato il suo percorso lavorando nell'home design con l'architetto Roberto Peragallo. Nel 1996 si avvicina al mondo dell'arte e dell'espressione artistica trasferendosi a Sarzana, in Liguria, dove diventa assidua frequentatrice dello studio del nonno, uno dei fondatori del Movimento Spaziale insieme a Lucio Fontana. Qui Elena ha sviluppato la propria visione delle carte da parati dipinte a mano, combinando l'abilità artigianale con le influenze del mondo dell'arte.
Le sue carte da parati portano con sé questo caratteristico tocco artistico, fondendo la pittura con l'esperienza decorativa per creare disegni ipnotici, che spaziano da scene floreali a motivi geometrici in eleganti combinazioni di colori. Ispirato ai decori post-impressionisti di Vuillard e Bonnard, ogni pezzo è il riflesso della conoscenza artigianale e dell'espressione personale.
Leggete la nostra intervista con Elena e scoprite come è stata attratta da questo mezzo, la sua incredibile attenzione alle texture e alla stratificazione e i suoi luoghi preferiti nella sua amata Sarzana.
Come si è avvicinata al mondo del design e dell'artigianato?
Ho iniziato nei primi anni '90, nel laboratorio dei decoratori che lavoravano per lo studio di Roberto Pangalli. È stata un'esperienza decisiva. Negli anni successivi ho sviluppato un approccio artistico consapevole, in cui la pittura e la decorazione interagivano e si fondevano. Vuillard, Bonnard, Matisse, così come i dipinti del XVI secolo, sono i principali riferimenti della mia ricerca pittorica, in cui ogni rigida definizione di stile, tra figurativo e astrazione, si dissolve, pur mantenendo un legame con il riferimento naturale.
I miei dipinti prendono forma attraverso sommesse rielaborazioni e stratificazioni di materiali, luce, storie e ricordi. Raccontano la storia di antichi rituali quotidiani o approfondiscono le forme segrete della natura. Escono dalla tela e si diffondono nell'ambiente sotto forma di carte da parati, arazzi e tappezzerie che creano una serie di interferenze linguistiche e di richiami visivi, a metà tra espressione artistica e decorazione.
Perché ha scelto di creare esclusivamente arazzi dipinti a mano? Cosa la attira di questo mezzo?
Innanzitutto la dimensione spaziale: la possibilità di creare un dipinto di grandi proporzioni, di giocare con i materiali e i colori, di evocare suggestivi giochi di luce nello spazio circostante, liberando infine l'opera dai confini dello spazio e della sua tela. La pittura a mano, anche nel caso di modelli, è un mezzo che garantisce che nessuna riproduzione sia uguale all'altra.
Materiali e colori danno vita alla superficie. La particolare attenzione ai materiali e alle tecniche tradizionali, che da sempre contraddistingue il mio stile artistico, fa sì che ogni soggetto nasca da un'attenta ricerca dei materiali di base - dalle semplici alle rare e pregiate carte da parati d'epoca, oppure seta, paglia, tele di lino, juta dipinta e ricamata - e dei metodi di lavorazione - pigmenti, leganti, olio e pastelli.
Come descriverebbe il suo stile e la sua estetica?
Il mio stile si ispira principalmente ad alcuni canoni pittorici che ho osservato e studiato a lungo. L'ambiente naturale è l'ispirazione principale delle mie carte da parati, seguito dal rapporto tra i materiali - e le loro qualità espressive - presenti nella pittura antica e ottocentesca: entrambi guidano la mia ricerca di soluzioni e interpretazioni inedite.
C'è un progetto specifico che sogna di realizzare?
Ho molteplici progetti in corso, che utilizzano principalmente la pittura come medium. Ho in programma di realizzare presto stampe di grande effetto dei miei prototipi, oltre a progetti e collaborazioni con marchi che possono trarre vantaggio dalla mia creatività.
Qual è il suo posto preferito a Sarzana?
Ci sono molti luoghi a Sarzana che sono importanti per me: molti interni, case di parenti, amici intimi e artisti. Anche gli interni degli edifici storici sono mondi intimi e sorprendenti, ognuno dei quali racconta storie e rivela passioni nascoste.
Infine, ma non per questo meno importante, la natura circostante, fonte inesauribile di ispirazione: si può ammirare lo scenario della costa con la macchia mediterranea che si confonde con le Alpi Apuane a breve distanza, mentre i paesaggi boschivi diventano sempre più incantevoli con il cambio delle stagioni.
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